Perennemente a dieta: perché non riesco a raggiungere i risultati?


Nella mia routine ambulatoriale una delle prime domande che rivolgo a chi ho di fronte è “Come posso aiutarti?”. Paola è una donna di 43 anni che aveva le idee molto chiare in merito: “Matteo io è una vita che sono a dieta”.

Una vita a combattere col cibo. Una vita nel tentativo di riuscire a modificare qualcosa del proprio aspetto. Una vita passata a leggere su Google articoli come questo, ad ascoltare Tizio e Caio in Tv o a leggere questo o quel rimedio sul giornale. Il tutto senza mai trovare capo e coda alla questione. Frustrante e scoraggiante, veramente. 

Quando succedono cose come questa che, te lo confesso, sono all’ordine del giorno, cerco sempre di immedesimarmi perché non deve essere facile ed essermi meritato quella fiducia che ha spinto la persona a venire da me è una grossa responsabilità.

 

Io: “Paola secondo te cos’è che non funziona?”

Paola: “Non lo so, avrò il metabolismo bloccato…


Alt! Il metabolismo bloccato non esiste. Non esiste nemmeno il metabolismo lento. A testimonianza di ciò c’è un esempio molto brutto da fare ma tant’è: da Auschwitz non è uscito nessuno grasso. Immagine cruda e forte ma spiega bene il perché, se non stai dimagrendo, la colpa non è del metabolismo lento. Perché non esiste nulla del genere. Per questo argomento devi assolutamente leggere questo articolo.

 

Perciò…

Se passi la tua vita a dieta le cose sono due.

1) Perdi peso ma lo riacquisti e quindi ricominci ogni volta da capo

2) Non riesci proprio a perdere peso

Nel primo caso ti rimando a questo articolo. Oggi parliamo del secondo caso, quello in cui nonostante tu ti metta a dieta, il peso non cala.



Perennemente a dieta: perché non calo di peso?

Se non è colpa del metabolismo bloccato di chi è colpa? Bisogna fare i conti con se stessi. E’ impopolare dirlo perché è sicuramente più facile trovare un colpevole esterno a noi e scaricare la frustrazione su di lui. Se vuoi trovare una scusa fa pure, se vuoi la realtà accettala per quella che è. Io vengo in pace a raccontartela!

Perché dico che bisogna fare i conti con se stessi? Perché penso che menti di proposito e dici di fare la dieta quando non la fai? No, non avrebbe senso. Oddio, c’è una piccola percentuale che lo fa eh, ma è una minoranza. Perché lo fa? Non ne ho idea, forse per stare con la coscienza a posto. Della serie “io dal nutrizionista ci sto andando…”.

Comunque, dicevo, non penso che tu menta di proposito. Inconsapevolmente, questo si. Lo fa una percentuale molto alta delle persone che dice di mangiare poco o di seguire la dieta e non dimagrire. Intendiamoci, tutto in buona fede, inconsapevolmente.
  

Che intendo? 

Intendo che magari segui la dieta dal Lunedì al Venerdì ma non il weekend per cui tutto sommato hai la percezione di seguirla per bene, intendo che segui la dieta nella scelta degli alimenti ma non sei attento nelle quantità per la serie “dottore non mangio dolci e prendo tutto integrale, eppure…”, intendo che ritieni di seguire la dieta anche se spesso aggiungi o cambi qualcosa di quello che ti è stato dato tipo “al posto della ricotta sto mangiando lo stracchino” oppure intendo che pensi che mangiare ‘poco’ = mangiare piccole quantità.
A questo proposito apro una piccola parentesi. Le persone sottostimano enormemente quello che mangiano e sovrastimano quello che spendono. Ad esempio il pensiero comune è che mangiare 4 biscotti sia mangiare poco. Volumetricamente parlando è cosi, ma in realtà possono contenere anche le stesse calorie di un etto di pasta. Viceversa si pensa che fare trenta minuti di camminata o corsa ci abbia fatto consumare chissà quanto.


Ognuna di queste cose può essere la spiegazione del perché il peso non cala tutte quelle volte in cui quello che fai annulla il deficit caloricoprincipio base per il funzionamento di qualsiasi dieta.

 

Tutto qui?


Troppo facile chiuderla così oltre che ingeneroso per chi è veramente molto attento e nonostante tutto non sta vedendo l’ago della bilancia scendere.

Anche qui tranquilli perché la spiegazione razionale la scienza ce l’ha

 
Se l’introito calorico è perfettamente quello della dieta che ti è stata data allora il problema sta necessariamente nelle calorie consumate. 

Detto altrimenti: hai un dispendio calorico molto basso per cui anche mangiando poco non c'è deficit energetico. Di solito succede in donne minute e sedentarie oppure in chi ha problemi ormonali (es. ipotiroidismo) e non sa di averli. 


Esempio.
Francesca ha un dispendio di 1400kcal. Significa che giornalmente il suo corpo consuma 1400kcal. Segue la dieta che le è stata data alla lettera, una di quelle in cui non si mangia molto. Tanto per darvi un’idea una cosa del tipo:

Colazione: 1 tazza di latte con 3 fette biscottate e marmellata
Spuntino: 1 frutto
Pranzo: 60g di pasta con la ricotta + un piatto di verdure + 3 cucchiai d’olio
Cena: 2 fette di pane + 1 fettina di carne + un piatto di verdura + 3 cucchiaini d’olio

Nonostante questo, Francesca non vedei i risultati del suo sforzo perché non c’è deficit calorico. La dieta che sta facendo è infatti da 1400kcal, le stesse calorie che lei consuma giornalmente. Nè di più ne di meno. Non c'è perciò deficit energetico e senza di quello la perdita di peso non potrà mai esserci.

 

E che si fa? 

Le soluzioni sono 2.

1) Dieta ancora più stretta

2) Si fa in modo che Francesca spenda più di quelle 1400kcal. Come? Con l’unico modo possibile: l’attività fisica. Oppure andando a riparare in parte e se ci sono, gli adattamenti al dimagrimento come ti ho spiegato qui qui.

 

Qualunque sia il tuo caso tra tutti questi descritti è indubbiamente più comodo dare la colpa ai carboidrati, al metabolismo lento, al metabolismo bloccato o a qualcos’altro, non trovi? Continua a farlo se vuoi, io non devo convincere nessuno ma ricorda il brutto esempio che ti ho fatto all’inizio: Auschwitz. Se poi vuoi credere al metabolismo bloccato…

 

Obiezioni

“Eh ma allora perché l’unica volta che sono dimagrito è stato quando ho eliminato i carboidrati/ho fatto la chetogenica?”

Spiegazione veloce: perché togliendo i carboidrati hai ridotto le calorie che introducevi. Il problema non era il carboidrato ma erano quelle calorie. Potevano provenire indifferentemente dai carboidrati, dalle proteine o dai grassi ed il risultato sarebbe stato lo stesso. 

Di base quello che hai fatto quando hai fatto la chetogenica rispetto agli altri tentativi è stato fare la soluzione 1: fare una dieta più stretta.

Non ce l’ho con la chetogenica, anzi spesso la trovo utile nei casi come quello di Francesca, semplicemente non attribuiamole poteri magici quando non ne ha e diciamo le cose come stanno.  

 Spiegazione un pò meno veloce: qui

 

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