Costruire una dieta semplice
Conosco bene la scocciatura di dover pesare gli alimenti, di doversi preoccupare sempre di avere una bilancia a portata di mano e di dover fare gli ingegneri facendo conti su conti in mezzo a trecentomila numeri, virgole e contro virgole.
E’ una gran rottura di scatole, ed è per questo che su Google si cercano cose come “dieta semplice per dimagrire” o “dieta senza pesare”, non ci giriamo attorno!
In passato, prima di fare questo lavoro anche io sono stato da alcuni nutrizionisti ed anche io sono passato attraverso queste difficoltà.
Da qualche parte a casa ho ancora una dieta che mi era stata data non so nemmeno più in che anno. 700 mila pagine di dieta da sfogliare, 300 mila possibilità di sostituzione e 800 mila postille e indicazioni. Mi è rimasta impressa una cosa in particolare. Se volevo mangiare il petto di pollo c’era la sua grammatura, la ricordo ancora: 140g. Ora voi ditemi che misura del cavolo è 140g di petto di pollo. Ma arrotonda a 150g no!?
No, niente. Secondo quello che poi, chi l’avrebbe mai detto, oggi è un collega, dovevo stare lì col bilancino manco fossi un compro oro.
Volevo mangiare una fettina di maiale? Altra grammatura (ovviamente sempre molto pratica!). E cosi via alimento per alimento. Mia madre poveretta impazziva.
Beh, di fronte ad una cosa del genere sono resistito (o forse è meglio dire siamo, io e mia madre) un paio di mesi, se non ricordo male. A forza di stare lì a pesare e ripesare, a cercare e ricercare questo o quell’alimento e a leggerne la quantità sfogliando tra le 700 mila pagine di dieta mi sono stufato ed ho mollato quei 700 mila fogli di carta, che ormai si erano consumati e spiegazzati, lì attaccati sul frigo della cucina con una brutta calamita presa a Parigi.
Un'altra volta mi ricordo invece che sulla dieta avevo scritto non solo l’alimento ma anche il modo in cui dovevo prepararlo. “Petto di pollo al limone”. Ma cavolo se me lo voglio fare senza limone?!
Costruire una dieta semplice: la mia soluzione
Quando mi sono laureato ed ho iniziato questo lavoro memore delle esperienze che avevo maturato mi sono subito preoccupato di trovare una soluzione a questi problemi per rendere le diete che avrei consegnato ad i miei pazienti il più vivibili possibili e meno pressanti.
Un vecchio detto cinese recita: “Se vuoi imparare a raddrizzare qualcosa, prima studia tutti i modi possibili per storcerla”.
Io conoscevo benissimo tutti i modi possibili per "storcere" questa cosa ed ero pronto perciò per trovare la mia soluzione per raddrizzarla, che poi è solo una soluzione di buon senso...con un bonus.
Ho iniziato buttando giù delle idee alla scrivania e da lì è nato il mio modo di lavorare. Per prima cosa ho abolito quelle grammature scomode ed al loro posto mi sono studiato le porzioni standard degli alimenti. La soluzione stava tutta lì. Un vasetto di yogurt è universalmente da 125g, che tu vada al supermercato X o Y, che tu ti trovi a Roma o a Milano. E questo vale per tantissimi altri prodotti come i legumi in vetro/scatola, il tonno in scatola, i tortellini etc etc
Conoscendo le grammature standard ho sfruttato quelle. Ho iniziato a chiedere di mangiare 50g di tonno perchè quella è la porzione standard di una scatoletta, ad esempio. Se avessi messo 80g avrei forse realizzato una dieta più precisa con i conti che tornavano al millesimo di grammo ma avrei reso la vita un inferno ai miei pazienti! Praticamente avrei chiesto di mangiare una scatoletta e mezza...e l'altra metà? La lasciavamo a marcire nel frigo?! Che senso aveva fare la dieta perfetta se poi la dieta perfetta era infattibile?
Altra cosa che ho fatto è passare da grammi a numeri. Mi spiego meglio. Una fetta biscottata in media pesa 10g per cui quando nelle diete trovate scritto 40g di fette biscottate vi stanno semplicemente chiedendo di mangiare 4 fette biscottate. E allora perchè non semplificare dicendo direttamente cosi? 30g di crackers, perchè non semplificare e scrivere direttamente un pacchetto di crackers?
Infine non ho mai obbligato nessuno a fare una ricetta o a scegliere un alimento in particolare (salvo che qualcuno me lo chiedesse esplicitamente da cui è nata poi l'idea del "servizio di nutrizione plus"). Ho trovato la mia soluzione per cui oggi non devo chiederti di mangiare il "petto di pollo al limone" o una banana o una mela o una pera, ma ti chiedo di mangiare della carne o della frutta. Quale carne e con quale ricetta cucinare questa carne cosi come quale frutta è una tua libera scelta. Lo stesso vale per le verdure, per il pesce... La flessibilità per me è fondamentale perciò se non sei tu a preferire un piano alimentare di questo genere optando per il "servizio di nutrizione plus", io ti lascio carta bianca.
Infine ho pensato di introdurre un bonus perchè su quella scrivania le idee non finivano! Che cos'è? Beh, avete presente il problema delle doppie cotture? Del tipo che non abiti da solo ma con la tua famiglia e ti ritrovi a fare cotture doppie sporcando il doppio delle padelle, consumando il doppio del gas etc etc? Ecco il bonus è la soluzione a questo problema!
Dopo tanto tempo finalmente ho trovato una soluzione a quei problemi che chiunque decide di iniziare una dieta si è trovato a dover affrontare e sono contento di poter fornire ai miei pazienti un servizio completo che non sia solo il consegnare loro un foglio di carta con dei numeri scritti sopra ma un prodotto che tenga in considerazione anche la realtà e la praticità delle cose perché un conto è la teoria e uno è la pratica. Posso fare la dieta più bilanciata e perfetta di questo mondo ma se poi è complicata da seguire avrò perso solo tempo vista e considerata la vita frenetica e stressante che tutti noi facciamo che già ci lascia poco tempo ed è complicata cosi com’è. Se poi ci si mette pure la dieta…
Alla fine chi la dura la vince e oggi le diete che consegno ai miei pazienti sono sicuramente molto pratiche, semplici da seguire e funzionali.
Da qui è nato il mio slogan “perdi peso non la testa” che riassume bene la filosofia del mio modo di lavorare.
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